Outartlet verso expo #1 Rebecca Rutten


Diciamocelo, ormai manca poco, a maggio 2015 
l'intero mondo si riunirà qui a Milano, sarà un evento spettacolare e senza precedenti, innovazione e tecnologia saranno le protagoniste. Ci sarà il boom di menti, studiosi e personalità importanti. 
Se non lo avete ancora fatto vi consiglio di andare a fare un giro sul sito Expo2015 per vedere tutti i padiglioni che stanno per essere completati. 
Forse sono così fiduciosa perchè dopo averlo tanto studiato vedrò un expo dal vivo, insomma, sono eccitata. E' proprio nei momenti di crisi come questo, soprattutto in Italia dove vige la depressione generale, che ci serve un qualcosa...e quel qualcosa è l'Expo!

Però per il mondo dell'arte il 2015 sarà un anno ricco di eventi. Oltre al Paglione dell'arte curato da Germano Celant, ci sarà anche la Biennale di Venezia. Per motivi di studio e lavoro sono legata ad entrambi gli eventi. Uno nel cuore di Milano, alla Triennale, l'altro a Venezia.
Mentre pensavo all'arte e al cibo, mi sono imbattuta in queste immagini dell'artista tedesca Rebecca Rütten, le ho trovate perfette per l'Expo.

 

Prima di tutto perchè le sue opere 

rispondono  dei requisiti necessari: 
  
sono comprensibile al pubblico, anche a 

quello meno esperto sul fronte artistico; 

sono di forte impatto  perchè utilizzano 

l'espediente del disorientamento, vi 

spiego meglio, si prenda un oggetto e lo si 

modifichi o di dimensioni (più grandi, più 

piccolo) o lo si cambi di ambiente.



In questo caso la Rutten utilizza 

l'espediente appena citato, inserisce lo 

street food, o anche il cibo da fast 

food in un contesto di nature morte

questo provoca un disorientamento nello 

spettatore abituato a non associare questi 

due oggetti insieme. Una pratica che 

nasce con De Chirico, ricordiamo tutte Le 

Muse Inquietanti, dove oggetti arcaici e 

classici vengono tolti da loro ambiente e 

posti in nuovi luoghi, un ribaltamento del 

classico che lo fa riscoprire e lo porta 

verso il misticismo, verso la metafisica. lo 

stesso, con intenti meno nobili, lo hanno 

realizzato gli artisti della scena pop, 

utilizzare oggetti comuni, il caso più forte 

la Brillo Box di Warhol, per creare 

sgomento. 


Usato poi da tutto, da quando l'arte per 

piacere deve fare spettacolo e spiazzare...

Quindi non mi dispiacerebbe avere la Rutten 

qua per l'Expo. Lo trovo divertente ma anche 

con un sottofondo, non tanto velato, di 

polemica. Cosa sono al giorno d'oggi le 

nature morte? Sono forse le foto delle 

colazioni pubblicate su instagram? Io 

credo di si...Il fast food ha sostituito il 

calice e la brocca? Se Caravaggio fosse 

vissuto ai giorni nostri come avrebbe 

realizzato il cesto di frutta?

Con queste suggestioni vi lascio e vi invito 

ad andare a vedere il lavoro di Rebecca 

Rutten. 


il sito dell'artista il link è: 








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